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19-04-2011

Deficit Usa, probabili misure per il controllo di capitali

Nei giorni scorsi l'economista Stiglitz paragonava le economie globali ai circuiti elettronici integrati. Una lesione in una parte del circuito provoca effetti su tutto il resto. In essi la moderna elettronica inserisce quindi punti di verifica sempre più frequenti per il Rischio che una rottura provochi collassi nell'intero sistema.
Lo stesso concetto inizia ad affacciarsi in economia e la doppia notizia in poche ore di 12 miliardi di nuovi investimenti esteri diretti in Cina e dell'avvertimento di S&P sul debito americano sono a nostro parere una risposta alla richiesta dei paesi emergenti di inserire punti di controllo nei flussi di capitali in partenza verso le loro economie generati dalla continua erogazione pressochè gratuita di denaro alle banche occidentali.
Ci aspetteremmo dunque, ma siamo in una situazione in cui le banche centrali dicono il contrario dei governi che a turno litigano uno con l'altro, un importante rimpatrio di dollari verso gli Stati Uniti. Se così sarà, e la banca centrale europea smetterà di cercare di darsi ragione da sola sui tassi (l'Inflazione non viene dal livello dei tassi, ma dalla quantità di moneta erogata alle banche) potremmo assistere ad un forte rimbalzo del dollaro.

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