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14-03-2013

Eni, Commenti di Giulia Bianchi

ENI: Continua la strategia dell'Amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, di tessere importanti legami in Asia: l'ultimo tassello è stato concordato con il CEO di Petrochina Company Limited, società controllata da China National Petroleum Corporation (CNPC), per la vendita da parte di Eni a CNPC del 28,57% delle azioni della società Eni East Africa, titolare del 70% della partecipazione nell'Area 4, nell'offshore del Mozambico.
Con questa operazione, CNPC acquisisce indirettamente la partecipazione del 20% nell'Area 4, mentre Eni rimane proprietaria del 50%. Le rimanenti quote nell'area sono detenute da Empresa Nacional de Hidrocarbonetos de Mocambique (ENH, 10%), Kogas (10%) e Galp Energia (10 %). Il prezzo concordato è pari a 4.210 milioni di dollari US. L'ufficializzazione potrà avvenire allorchè si otterranno le necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità del Mozambico.
L'entrata di CNPC nell'Area 4 ha valenza strategica per il progetto in considerazione della rilevanza del nuovo partner nei settori upstream e downstream a livello mondiale. Contestualmente, Eni e CNPC hanno firmato un Joint Study Agreement per la cooperazione finalizzata allo sviluppo del blocco a shale gas denominato Rongchang, che si estende per circa 2.000 chilometri quadrati nel Sichuan Basin, in Cina.
Quest'area, situata in prossimità dei principali mercati di consumo cinesi e della quale il Rischio minerario è già stato ridotto da attività di ricerca e prove di produzione condotte in blocchi limitrofi, si è dimostrata a oggi la più promettente nel Paese. L'accordo consentirà lo studio dell'area che sarà condotto contestualmente ai negoziati per la stipula del Production Sharing Agreement.
Titolo interessante, soprattutto perchè Eni si dimostra una società dinamica, in continua evoluzione e in perenne tensione verso l'ampliamento dei propri confini.


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