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24-10-2012

Eurostat, Stock di Debito/Pil al 126%, Dpef da Buttare

Non ci voleva un esperto di economia per concludere che le previsioni comprese nel Dpef di aprile erano sbagliate http://www.finanze.net/news-istat-contrazione-Pil-doppia-a-quella-prevista-dal-governo-2965.html, ma il buco è ancora più grave del previsto. Con un aumento delle entrate pari a circa il 3% del Pil e ipotizzando un costo del debito medio del 3%, "sbagliarsi" di oltre tre punti sul rapporto vuol dire che il Pil sta contraendo ad un tasso che  con ogni probabilità supera il tre per cento. Per ogni lira in più che lo stato preleva forzosamente ai cittadini la caduta del Pil è più che proporzionale e non vi è alcuna misura in campo che possa favorire la crescita nel 2013;le dichiarazioni di Monti dei giorni scorsi, ne è certamente cosciente, sul presumibile pareggio di bilancio per il 2013 sono del tutto infondate.
La cosa più grave è che queste previsioni vengono fatte sapendo già che non possono realizzarsi, con l'idea di continuare a convincere i cittadini a sottoscrivere quote di debito pubblico sempre più ingente. Di fatto i mercati reagiscono in modo relativamente positivo tutte le volte che uno stato a Rischio sembra assicurarsi nuovo debito, ma lo stato, con il Btp Italia di turno, oramai compete con il cittadino e sottrae risorse alla potenziale crescita.

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