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14-05-2012

Facebook, Bolla Peggiore di Amazon ai Tempi d'Oro

Come siano sostenibili queste valutazioni, circa cento miliardi di doliari per l'IPO che parte questa settimana con vendite che non arrivano al miliardo di dollari nel 2010, che rappresentano oltre tutto circa un quinto del totale degli introiti del settore a livello planetario, crediamo si possa dedurre dal nostro precedente articolo su Facebook, rintracciabile con il motore di ricerca. Si arricchiranno in pochi, forse qualche banca d'affari e se ne aveva bisogno il cantante Bono che pare abbia comprato un cinque per cento all'inizio per cinque milioni che ora puo'vendere a cinque miliardi. Su un totale di utenti registrati di qualche miliardo il ricavo medio annuo per utente non arriva ai cinquanta centesimi, se sono vere le stime che dicono che sia quasi raddoppiato il fatturato nel 2011.
C'e chi dice che FB abbia fatto utili nel 2010 per duecento milioni di dollari ma noi sospetteremmo che con le valutazioni assurde che la  societa' a sua volta paga per applicazioni, non aziende come Istagram, quest'anno fatichi ad andare in pari. La cosa incredibile e' che ha un fatturato simile a Rizzoli Corriere della Sera, che vende ad un prezzo sulle vendite di circa 0,22 contro multipli a tre cifre per Facebook.
Questi gruppi devono molto alla attuale amministrazione democratica, che usadoli pesantemente per le proprie campagne mediatiche ha consentito posizioni di oligolpolio, come per le banche, che a nostro parere costituiscono oggi il vero boomerang per la ricandidatura di Obama.

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