Sai il FMI che il Tesoro statunitense sembrano avere offerto incoraggiamento ai Giapponesi con l'ampio apprezzamento per le politiche di reflazione che il paese sta intraprendendo. L'effetto sul deprezzamento dello yen contro euro è stato duplice perchè da una parte Aso si è affrettato ad affermare che tali dichiarazioni sono un evidente appoggio alle politiche giapponesi mentre Wiiedmann ha messo in guardia l'Europa dal mettersi a combattere contro la rivalutazione della divisa unica, non si capisce tanto perchè. Il risultato è la somma di due cose insensate, ovvero trattare quello che dovrebbe essere il mercato, che per definizione dovrebbe fissare autnonomamente i prezzi, come un meccanismo di pianificazione centralizzata, di stampo stalinista. Questa querelle finirà inevitabilmente in una grossa bolla speculativa, con conseguenze pesanti sul commercio internazionale: ma sembra che oramai non vi sia più limite alla volontà di intervento verbale, spesso irresponsabile, che è in realtà una reazione ad un fenomeno ben più serio: l'incapacità assoluta di governi e banche centrali di affrontare i problemi dell'economia per quello che sono ovvero fenomeni tangibili, dove questi tentativi subliminali di influenzare la psicologia degli operatori non hanno altro effetto che rendere sempre meno credibile chi in teoria dovrebbe prendere le decisioni serie.
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