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14-04-2008

I dividendi di fonte estera, cosa fare

Nel selezionare titoli europei all'interno della formula vincente, molti lettori ci chiedono cosa fare per i dividendi di titoli esteri detenuti in Italia. Un titolo tedesco sconta ad esempio una ritenuta del 15% se a titolo definitivo oppure del 21,5% se a titolo di acconto sul Dividendo pagato, poi l'amministrazione italiana, attraverso la banca depositaria, preleva un ulteriore 12,5% in Italia. Poiché però esiste un trattato contro la doppia imposizione, la banca italiana può a questo punto richiedere il rimborso della ritenuta pagata alla fonte in Germania che, essendo più alta di quella italiana sarà rimborsata sino a lasciare il risparmiatore italiano con una imposizione del 15%. Se la banca italiana non svolge per conto dei clienti che la chiedono questa procedura ( o chiede come spesso succede una commissione troppo alta per farlo), allora è meglio comprare titoli lontani dallo stacco del Dividendo. Entro la fine di Aprile, per questa ragione partiamo con il nostro servizio I NOSTRI SOLDI a fine Aprile, la stragrande maggioranza delle società presenti nella lista TOP 100 avranno chiuso il bilancio 2007 e pagato Dividendo e quindi per dodici mesi, sino a quando cioè la formula suggerisce i primi avvicendamenti in portafoglio, il problema dei dividendi non si presenterà. Se non si è al corrente di quando le società staccano Dividendo, meglio forse investire tra le società coperte nella nostra sezione ANALISI TITOLI., dove forniremo indicazioni sulla futura data di stacco dei titoli di cui parliamo. Altrimenti , seguendo i portafogli che rappresentano i nostri investimenti all'interno della sezione I NOSTRI SOLDI, l'operatività sarà concentrata in modo che i titoli esteri vengano sempre venduti prima della data di stacco.



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