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Lavoro nel mondo
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22-09-2009

Il silenzio delle banche centrali

Negli ultimi giorni sia Stati Uniti che Gran Bretagna sono impegnate in massicce emissioni di titoli di stato (200 Miliardi di dollari sul fronte americano) che hanno ulteriormente indebolito il cambio relativo all'euro.
Molti si domandano a cosa sia dovuto il silenzio della BCE. La nostra ipotesi è che se oggi l'Europa dichiarasse esplicitamente la transitorietà di questa falsa ripresa (sono scaduti gli incentivi all'auto in Germania, dopo le elezioni scadranno anche quelli al lavoro temporaneo), la Merkel non sarebbe certa di vincere le elezioni di questo fine settimana.
Bisognerebbe però ascoltare di più quelli che i problemi li affrontano nell'economia reale piuttosto che i politici: nei giorni scorsi Marchionne ha affermato che senza incentivi ulteriori sarà un disastro per l'industria automobilistica europea. Ma nuovi incentivi significano ampliamento delle politiche di sostegno ed espansione del debito pubblico. L'Europa ha bisogno quanto gli Stati Uniti di sostenere l'economia. Quando il mercato se ne accorgerà saranno dolori per l'euro e per le borse europee.

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