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14-06-2011

Italia, dopo i referendum il rischio di downgrading aumenta

Non ci occupiamo di politica, ma i tre primi referendum, quelli con un riflesso economico sulle finanze pubbliche sono un vero disastro per i conti del paese. I votanti, male informati da quesiti referndari che diversi avvocati con cui abbiamo parlato ritenevano incomprensibili, bocciano sostanzialmente l'appalto al privato da parte degli enti locali, l'erogazione di acqua a prezzi di mercato, il nucleare.
Ieri in una reazione infantile del mercato, salivano tutte le rinnovabili, che stime della fondazione Politecnico di Milano ipotizzano poter assolvere un fabbisogno energetico che forse non arriva alle due cifre. Come la Germania, ci troveremo tutti a comprare energia nucleare dalla Francia. Sugli altri due referendum, il ragionamento che sentiamo più spesso è che siccome il privato è corrotto allora è meglio che sia lo stato a gestire. I manager pubblici, a partire da Eni ed Enel, sono tra quelli più pagati nel paese e se il meccanismo delle aste per appalti ai privati o la gestione dei rifiuti è in mano a privati poco per bene è perchè anche  il meccanismo pubblico non funziona. Questi si ai primi tre referendum portano un aggravamento nei conti pubblci che i cittadini dovranno sopportare in termini di maggior tasse o minori servizi, come la sanità e l'educazione. Purtroppo i referendum sono stati presentati come un'operazione politica mentre i primi tre riguardavano solo questioni di tipo economico.
Riteniamo che l'effetto del si sui conti pubblici sia di numerosi miliardi di euro che in qualche modo si dovranno reperire. Siccome lo stato sociale non può più esistere, in Grecia l'attuale governo è stato eletto con la promessa di aumentare gli stipendi ai dipendenti pubblici, è probabile che questo accelleri il processo di downgrading sull'Italia da parte delle agenzie di Rating.
 
In questo contesto i subordinati bancari emessi da istituti italiani sono a nostro parere a grande Rischio.
 
Putroppo la demagogia non ha colore. In Grecia una destra irresponsabile sta guadagnando consensi promettendo riduzioni di tasse che se eletta non potrà mantenere
 
 

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