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11-11-2005

Italia, rischio rating

Ieri sono arrivati i commenti preoccupati del capo dello stato sulla crescita economica del paese e su un possibile rialzo dei tassi. Contestualmente Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della banca centrale europea, nell'annunciare che l'isitituto centrale ha per ora rimandato una decisione sul rialzo dei tassi, ha ipotizzato misure sanzionatorie verso l'Italia qualora non si proceda velocemente ad una revisione delle regole di corporate governance di Banca d'Italia. Come se non bastasse la BCE ha reso pubblica una regola che risale agli accordi di Maastricht, secondo la quale la banca centrale può rifiutare ad uno stato membro l''autorizzazione a negoziare titoli del proprio stato con Rating inferiore ad A. Tale regola potrebbe essere presto applicata perchè è chiaro che i produttori tedeschi e francesi spingono perchè i tassi di interesse rimangano invariati, cosa impossibile se il Rating del debito di uno stato membro scendesse sotto quel livello ( i Bond con Rating inferiore devono pagare un tasso di interesse che compensi per il maggior Rischio). Con una Finanziaria debole come quella in discussione servono subito riforme strutturali per evitare il Rischio di declassamento del nostro debito, in primo luogo quella sulle pensioni. Putroppo invece continuiamo a tentare di salvare aziende decotte come Alitalia, di cui sono stati annunciati al mercato i termini per l''aumento di capitale.

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