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20-10-2005

JP Morgan Chase

Non abbiamo sino ad ora parlato di banche in questa sezione perchè in un ambiente di bassi tassi di interesse non sono generalmente al centro dell''attenzione degli investitori. I risultati che le banche americane stanno producendo in questo periodo sono peraltro decisamente meritevoli di attenzione.
Ieri JP Morgan Chase, istituo che deriva dalla fusione di JP Morgan e Chase Manhattan, ha presentato risultati in crescita del 78% rispetto al trimestre precedente, trainati dall''attività di trading sui mercati. La volatilità che si registra quest''anno sui mercati finanziari è molto superiore a quella dell''anno scorso e quindi l''attività di trading è più intensa.
La banca ha inoltre annunciato che la fusione dei due istituti produrrà a termine un risparmio di costi di circa tre milairdi di dollari per anno.
Il management ha dichiarato che i risultati dell''attività di trading sono irripetibili, ma l''attività creditizia dovrebbe nel futuro parzialmente funzionare da fattore di compensazione, man mano che i tassi di interesse salgono (il Margine di intermediazione delle banche commerciali è di solito più alto quando i tassi salgono). Le carte di credito hanno anche contribuito in modo significativo ai risultati del trimestre (75 centesimi per Azione), anche se è prevedibile un certo rallentamento dei consumi nel corso dell''anno venturo e quindi nell''utilizzo di strumenti di pagamento elettronici. Le proiezioni di risultati per tutto il 2005 sono le seguenti:

(Milioni di dollari)


Ricavi totali 145.000
EBIT 57.000
Utile netto 13.200
Price Earnings 9
Price/Book value 1,2

Il titolo è a meno 10% dall''inizio dell''anno e come tutte le banche di investimento ha sofferto del recente scandalo su Refco, grande broker statunitense sul mercato delle Commodities dove uno degli amministratori è stato Scoperto utilizzare linee di credito dell'' azienda per interessi privati. A nostro parere è a buon mercato.


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