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Lavoro nel mondo
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17-10-2005

La settimana borsistica internazionale al 14 ottobre

Le principali piazze finanziarie internazionali hanno mostrato un andamento irregolare nella settimana in rassegna.

Sul fronte valutario, il dollaro Usa ha fatto registrare un apprezzamento, grazie a ipotesi più concrete del permanere di una politica monetaria restrittiva negli Stati
Uniti. Fra i metalli, l’oro ha perso terreno. Le quotazioni petrolifere, dopo iniziali accenni di ripresa, hanno perso posizioni, anche in virtù dei dati sulle scorte di greggio americane.

Le Borse del Vecchio continente hanno palesato una frenata nel trend positivo che le sta caratterizzando da diversi mesi. L’esponente della Bce Issing ha affermato come i pericoli di surriscaldamento dei prezzi siano in aumento e che il “target” fissato dall’istituto centrale al 2% molto probabilmente sarà superato. Anche aggiungendo che la crescita in Europa è abbastanza sostenuta, reputa che la politica dei tassi d’interesse stabili potrebbe essere rivista.

I listini a stelle e strisce hanno evidenziato una rinnovata debolezza. Ai timori di incrementi nel costo del denaro si sono aggiunti quelli riferiti alla nuova stagione degli utili trimestrali, in seguito a pubblicazioni di bilanci non troppo esaltanti da parte di alcune aziende. Non si può poi tra scurare la notizia del ricorso della società di componentistica Delphi all’amministrazione controllata. Analisti
ritengono infatti che pure il colosso dell’auto General Motors possa richiedere presto o tardi l’ammissione al cosiddetto “capitolo 11”, con rischi di
sconvolgimenti di vaste proporzioni a livello di comparti obbligazionari.

L’indice guida della Borsa nipponica ha conseguito una plusvalenza. Il fattore principale di supporto è stato il favorevole dato sulle ordinazioni all’industria meccanica, giudicato un buon segnale riguardo alla propensione agli investimenti da parte delle aziende. La Banca nazionale ha ravvivato l’ottimismo sulla congiuntura interna, affermando che continua la ripresa della seconda maggiore economia mondiale.
a cura di Corner Banca


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