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18-09-2005

La settimana borsistica internazionale al 16 settembre

Al termine di un’ottava decisamente irregolare, i listini azionari delle principali borse mondiali mostrano un quadro denso di contrasti. Negli Stati Uniti i segni meno hanno praticamente predominato, mentre in Europa diversi mercati sono riusciti a rianimarsi attorno a metà periodo.
Buona invece la performance di Tokio, che chiude con il miglior risultato: + 2,10 % per l’indice Nikkei, salito a quota 12958,68 punti.

Il recente ed improvviso cambio di direzione del mercato europeo è stato determinato da un repentino calo del prezzo del petrolio, che, è stato causato dalla liberazione di scorte d’emergenza a seguito della situazione creatasi a New Orleans e zone adiacenti. L’evento ha inoltre portato a credere che la FED non interverrà rialzando i tassi di riferimento il 20 settembre, come ormai la maggioranza degli operatori pensava.
Tutta questa serie d’eventi eccezionali è riuscita a modificare lo scenario di brevissimo termine negli ultimi giorni, benché convenga attendere ulteriori conferme per poter affermare che l’ipotesi di una correzione o una fase di Consolidamento sia scongiurata. In questo momento la resistenza “chiave” corrisponde ai massimi 2005.

A Wall Street gli investitori sono stati intimoriti a metà settimana dal dato sui sussidi di disoccupazione, peggiore delle stime. Inoltre il clima di attesa relativo a quelle che saranno le decisioni della Fed in materia di tassi ha pesato molto di più
sugli investitori statunitensi che su quelli europei.
a cura di Corner Banca


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