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13-06-2016

Mercati Finanziari, Eccezionale Confluenza di Possibili Eventi Negativi

E'auspicabile  che le le conseguenze degli eventi che a giugno potrebbero porre fine a quasi un decennio di politiche, soprattutto europee, volte a nascondere sotto la coperta l'entità dei problemi e per il più a lungo possibile siano limitate.
Le amministrative di domenica prossima non sono il non evento che il governo italiano ha presentato e i toni si stanno alzando ad un livello di conflittualità eccessivo, di ieri le dichiarazioni del ministro Boschi sulla possibile indisponibilità dei 250 milioni stanziati per Torino in caso di sconfitta. Ad esse si lega invece probabilmente l'esito del referendim di ottobre, che al di là dei contenuti di natura costituzionale, nasconde in realtà il suo vero cuore nella ricentralizzazione delle infrastrutture: aziende come Telecom ridiverrebbero "di interesse nazionale" e dei poteri con una forte diminuzione delle prerogative oggi concesse alle regioni. Non è difficile pensare che a una centralizzazione delle infrastrutture seguirà l'ingresso di operatori esteri nel capitale d queste aziende: l'italia non è in grado di ridurre il suo stock di debito pubblico, che anzi continua ad aumentare al ritmo di 40/60 miliardi all'anno: prima o poi pezzi delle infrastrutture dovranno essere ceduti per far fronte ai debiti con la comunità europea.
Pochi giorni dopo e prima del voto britannico l'esito dell'aumento di capitale del Popolare e a ridosso quello di Veneto. Sul primo evidentemente si concentrano molte attenzioni anche politiche, Serra ieri ha dichiarato che il suo fondo compra diritti della banca che dovrebbe fondersi con BPM mentre il consiglio di sorveglianza è presidiato da un esponente della commissione che ha studiato la riforma delle popolari. Ai rischi delle due operazioni, comunque riteniamo sottovalutati dagli investitori, sono dedicati prospetti fiume, nella consapevolezza che altri errori da parte di Banca d'Italia e Consob, per il cui responsabile sono state chieste le dimissioni da un esponente del ministero dell'economia non sarebbero assorbibili. Continua a mancare infatti la sorveglianza preventiva, basterebbe impedire che le banche imprestassero soldi a consiglieri e soci per evitare molte situazioni di insolvenza.
Ne' è facile che l'operazione di Cartolarizzazione su crediti in sofferenza ventIlata da esponenti del fondo Atlante, due miliardi entro luglio, sortisca l'effetto di ridare liquidità al mercato: è improbabile che  una qualsiasi banca abbia svalutato a meno del loro presumibile valore di realizzo i crediti incagliati: qualsiasi operazione di cessione comporta pertanto ulteriori aumenti di capitale.
Gli eventi di ieri sera negli Stati Uniti sono stati classificati come atto di omofobia ma pare sempre più accreditata la pista terroristica:non è solo l'Europa quindi ad essere attaccabile e non vi è dubbio che l'evento darà forza alla campagna di Trump.
Sul referendum britannico, la preoccupazione si fa palpabile soprattutto in area euro, dove le conseguenze sarebbero ben più gravi che per la Gran Bretagna: Londra è e rimarrà la principale piazza di commercio internazionale al mondo, un ventennio fa si cercò di costruire un suo equivalente su Francoforte, con conseguenze fallimentari: paradossalmente si rafforzerebbe da un uscita del paese dalla Unione. Le borse che hanno anticipato in modo più negativo questo possibile esito sono e saranno, nell caso di una sua conferma, quelle delle'Europa continentale.
La politica monetaria ha in questi anni comprato tempo affinchè i governi approntassero serire riforme, per il sistema finanziario e la gestione della cosa pubblica.
Nulla di incisivo è vermente successo, in aprticolare in Italia.
Se la Gran Bretagna rimarrà in Europa, le principali città italiane rimarranno alle attuali amministrazioni e gli aumenti di capitale delle banche verranno sottoscritti, potremmo assistere ad un moderato rialzo dei corsi. Ma le valutazioni dei mercati sono molto ricche: il Rischio di rimanere investiti sulel borse neelle prossime due settimane sembra quindi asimmetrico: da un parte possibili moderati aumenti dall'altra una crisi Finanziaria che potrebbe avere conseguenze in Europa peggiori di quelle del 2008.

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