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12-04-2011

Monte dei Paschi, un'altra operazione d'immagine

Piano industriale di fantasia per Monte dei Paschi che prevede di fare poco meno di due miliardi netto nel 2015 di gestione ordinaria (quest'anno ne fa circa uno con le componenti straordinarie) sostanzialmente "rimborsando", e' questo il messaggio subliminale, l'aumento di capitale in forma di dividendi agli azionisti nel medesimo periodo.
Probabilmente anche in questo caso scendera' in campo la fondazione. Tremonti aveva ottenuto, parliamo oramai di circa un decennio fa, che le fondazioni bancarie uscissero in larga parte dal capitale delle banche per liberare risorse per il sistema (dopo tutto le fondazioni dovrebbero essere enti morali). Una delle poche sacche di ricchezza rimaste nel paese, che avrebbe potuto essere usata per piani industriali di interesse nazionale (parliamo di risorse di decine di miliardi di euro), torna ad essere utilizzata per scopi politici.
Sono moltissime le cose che non quadrano negli annunci ufficiali dell'istituto, anche se il mercato sembra "bere" di tutto di questi periodi (il titolo di Intesa e' salito invece che scendere alla notizia dell'aumento, non ci stupiremmo che lo stesso accadesse, almeno nel breve su MPS); ne citiamo alcune:

1) la Banca deve ancora rimborsare i Tremonti Bond (per un ammontare non lontano dall'aumento di capitale annunciato). I vertici ne avevano subordinato il rimborso, solo pochi giorni fa, a questa operazione di aumento, il che equivale a dire che almeno parte di queste risorse (se non tutte) saranno destinate ad esso;
2) come nel caso di Banca Intesa, il piano di ricapitalizzazione porta, nelle dichiarazioni ufficiali, ad un Tier ratio superiore a quello richiesto da Basilea 3 per il 2019. Nessuno che sappia far di conto potrebbe mai pensare che un imprenditore metta piu' capitale del necessario in un'azienda. Ci sono allora solo due possibili spiegazioni: o il valore dell'attivo delle banche e' gonfiato rispetto al suo valore di mercato o quelli che hanno scritto le regole di Basilea non sono capaci di fare i conti;
3) le previsioni di utile del piano industriale contrastano, oltre che con il buon senso, con quelle di tutte le grandi banche internazionali, che prevedono utili in diminuzione, non in crescita per i prossimi cinque anni. Se parte dell'aumento, comunque necessario va a rimborsare i Tremonti Bond, con quali soldi verranno pagati i dividendi?

Qualche giorno fa leggevamo che il numero uno di Pimco, il piu' grande gestore obbligazionario al mondo (posseduto dalla tedesca Allianz) considerava molto attraente il debito delle banche europee.
Se gestori come questi, che sono regolarmente sentiti dal tesoro americano in sede di emissioni sul mercato obbligazionario, dovessero partecipare al gioco, sarebbe l'ennesimo caso in cui il Rischio di un settore bancario non riformato, lo dimostra il piano varato ieri nel Regno Unito, viene passato sulle spalle degli investitori.


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