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28-06-2016

Piano Banche, la Rimozione del Bail-In non Darebbe Alcuna Garanzia Aggiuntiva ai Risparmiatori

Può darsi che in questi giorni si veda un rimbalzo temporaneo su alcuni titoli bancari: c'è del valore in Popolare di Milano dove se un compratore, tipo Bonomi arrivasse adesso con una proposta agli azionsti, liberandoli della fusione con Banco Popolare troverebbe probabilmente il consenso dell'assemblea, non certo dei consiglieri che nella fusione intascherebbero compensi milionari. Molto aggressivo però difficile mettersi contro tutto il sistema.
Però le discussioni apparentemente allo studio secondo quanto riporta il Sole 24Ore sono tutte completamente sterili.
Si basano sulla finzione che i risparmiatori con conti sotto i cento mila euro siano garantiti dal fondo di garanzia, che invece, se qualcuno ha la curiosità di andarsi a leggere i bilanci lo può fare, non ha neanche un solo euro nelle casse. I correntisti non sono creditori privilegiati tant'è che tutti ammettono che quelli sopra i cento mila euro siano nelle stesse condizioni dei detentori di obbligazioni subordinate. Ma il fondo di garanzia può solo richiamare impegni, volontari e non vincolanti che ammontano in totale a 1,6 miliardi di euro. In questo momento non vi è una banca italiana che potrebbe tirare fuori quei soldi. Diverso è se fosse creato un fondo di garanzia a livello europeo ma questo vorrebbe dire che la Germania deve mettere almeno cento miliardi sul tavolo: non succederà mai. L'agenda dei 27 sembra piuttosto improntata a grandii dichiarazioni di principio su terrorismo, immigrazione e quant'altro. E'solo una bella sorpresa se ci sbagliamo e se in questi due giorni vengono messi sul tavolo soldi veri per garantire i risparmiatori, ma sembra davvero difficile, anche se qualche dichiarazione ad effetto potrebbe, ancora una volta, gettare fumo negli occhi degli investitori. Se invece di parlare lo staff UE proponesse una auto riduzione dei compensi, i 700 funzionari costano 1,6 miliardi all'anno e pagano una ritenuta defintiva del 25% sui loro compensi, sarebbe un segnale molto più forte per l'Euroopa unita che qualsiasi fanfara.
 
 
 
 

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