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27-07-2006

Possibili sanzioni contro la Cina

Con il meeting di Roma che non ha portato come si sperava alla concertazione di una forza di pace in Libano. l''attenzione si è spostata sui mercati asiatici, protagonisti stanotte di un''ottima performance (Mitsubishi, nel nostro universo investibile, cresce di circa il 5%). Potrebbe essere questo l''inizio di una fase di rinnovato interesse verso l''Estremo Oriente, relativamente isolato dalle questioni mediorientali. Cresce nel frattempo la pressione americana per una rivalutazione dello yuan entro il 30 settembre; l''amministrazione americana, dopo l''altro fallimento della diplomazia nel meeting dei G8 sugli accordi commerciali tra i principali stati, potrebbe ricorrere a sanzioni commerciali. La Cina, come scritto la settimana scorsa nella sezione scenari, potrebbe a questo punot essere più incline ad accettare l''ultimatum americano, per frenare la crescita troppo violenta dell''economia che le misure della settimana scorsa (aumento delle riserve bancarie), non possono fare molto per contenere. Nel frattempo Standard & Poors ha alzato il Rating del debito di stato cinese a A. Tale decisione dovrebbe in parte diminuire la propensione asiatica all''acquisto di titoli di stato americani e contribuire ulteriormente alle pressioni per una rivalutazione della moneta cinese, che porterebbe con se lo yen.

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