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Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia
05-04-2012

Snam Rete Gas, una Finta Liberalizzazione

La quota di controllo di Snam Rete Gas verrebbe ceduta da Eni, in cambio di, queste le ipotesi, un Dividendo in azioni Snam per il cedente, la costituzione di una nuova societa' cui arriverebbero le partecipazioni detenute dalla Cassa Depositi e Prestiti anche in altre utility, la cessione della maggioranza seguito pero' dal concambio di azioni  Eni  e Snam da parte sempre della Cassa Depositi e Prestiti, che quindi in entrambe i casi continua a giocare il ruolo di cassaforte delle partecipazioni statali considerate inalienabili.
Mentre il governo fa marcia indietro sul licenziamento senza reintegro, la riforma del lavoro ottiene molto poco in termini di flessibilita' ed introduce invece rigidita' sul lavoro giovanile, si perde l'occasione di attrarre l'interesse straniero in un settore che sicuramente avrebbe avuto ampie manifestazioni di intenti soprattutto dalla Cina.
Si e' quindi deciso di liberalizzare in settori dove non arriva la lunga mano dell'amministrazione pubblica, con il suo stuolo di funzionari ben pagati, ma non in settori di rilevanza strategica per lo sviluppo industriale.  In compenso sul lato delle entrate emerge ieri che le fondazioni bancarie, altro settore protetto da questo governo l'IMU non dovranno pagarla, chissa'perche'.
Sono guerre dei poveri, come quella che sta portando avanti l'Argentina contro le principali compagnie petroliefere, prima YPF da ieri anche Petrobras, perche' lo stato non ha le risorse finanziarie e probailmente le competenze per sviluppare a pieno il potenziale di alcune nuove scoperte, ad esempio i giacimenti di gas naturale in Mozambico, che pero' per essere liquefatto e portato in Italia richiede grandi investimenti in infrastrutture.

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