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Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia
19-05-2017

Spesa Pubblica, Ora l'Italia Deve Davvero Fare Qualcosa Subito

L'euro riprende a correre ed è oramai evidente che la Bce non vuole o più probabilmente non può più comprare
altro tempo per le riforme in Italia.
Carlo Cottarelli, in un bel libro dell'anno scorso 
spiega come sia impossibile che il debito italiano venga socializzato attraverso l'emissione di eurobond (la promessa implicita
su cui Macron è stato eletto e subito smentita) e che il più ampio programma di privatizzazioni possibile (una settantina di miliardi)
non basterebbe a invertire la spirale accumulativa dello stock di debito.
 
Avere una avanzo primario come l'talia non è sufficiente se non si risparmia questo avanzo e per farlo bisogna
ridurre la spesa pubblica. Ma la macchina pubblica è quella che alimenta il sistema della politica e se i parlamentari
non sono disposti a tagliarsi i vitalizi
meno che mai saranno disposti ad incidere sulla spesa pubblica (stamane Moretti lascia Finmeccanica con 
una buonuscita di dieci milioni).
 
E'dunque arrivato, con le parole di Draghi di ieri, il tempo in cui le autorità monetarie ribaltano l'intera responsabilità
sulla politica degli Stati che sembrano incapaci di uscire dalla impasse: vale per la Grecia cui le tranche di auti vengono
concesse solo per rimborsare i creditori, quasi niente nelle casse dello stato, vale ora per l'Italia.
 
Possiamo avere qualche altro rimbalzino sulla borsa italiana ma la strada ora che la Germania ha un alleato
forte ma bisognoso come la Francia, è veramente segnata. 
 

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