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17-07-2016

Turchia, L'incidente Politico che Può Far Crollare i Mercati

Che sia stato un vero colpo di stato, le ambasciate hanno confermato di essere state avvertite mezz'ora prima senza che seguisse alcuna Azione concreta e Kerry rilasciava dichiarazioni in tarda serata che decisamente davano la sensazione che gli Stati Uniti supportassero questo rovesciamento,  o che si tratti di una messa in scena di Erdogan per spazzare l'esercito, laico e storicamente considerato in Turchia difensore della democrazia ora poco importa: la sostanza è che la Turchia chiude le basi occidentali sul paese e accusa gli Stati Uniti di cospirazione; sulla richiesta di estradizione dell'oppositore di Erdogan gli Stati Uniti rischiano grosso. La posizione occidentale è davvero ambigua, appena è stato chiaro che il premier turco riprendeva controllo delle operazioni, tutti i governi occidentali si sono schierati a favore del governo "democraticamente eletto" di Erdogan.
Sta di fatto che in entrambe i casi, che sia stato un tentaitvo mal organizzato con un blando supporto dell'Occidente o che Erdogan abbia messo sul piatto centinaia di vite umane pur di salvare il potere, uomo che non parla una parola di inglese e che dunque parte da uno svantaggio evidente nell'uso di social e media, l'Occidente ne esce molto indebolito e senza grandi possibilità di intervento: dopo le dichiarazioni della mattina di sabato ora i governi occidentali non possono che schierarsi con il restaurato governo: se gli Stati Uniti protestano per la chiusura della base di Ankara ammettono implicitamente responsabilità sul concepimento del colpo di stato.
Cosa si possa inventare la prossima settimana per puntellare le banche italiane ad una settimana dagli stress test della BCE o per far passare la nuova crisi mediorentale come ordinaria amministrazione non è chiaro. Ma la fantasia di giornalisti e poltici riserva grandi sorprese.
 

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