Cerca:
File Icon Versione per stampa
Segnala un amico




Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia
23-09-2011

Unione Europea, a Breve la Ricapitalizzazione delle Banche

Pressione dall'Unione Europea per ricapitalizzare le banche, anche se le opzioni sul tavolo non sono molte. Per Banca Intesa ed Unicredit, una possibilità nell'idea avanzata qua sotto nell'articolo Oro alla Patria. Di fatto si andrebbe ad impoverire la Banca d'Italia a favore dei suoi azionisti, ma se l'euro rimarrà in questa forma, noi crediamo di si, di banche centrali per i singoli paesi se ne può fare a meno. Altra possibilità è statalizzare le principali banche europee; a questo punto la necessità di rivalutare a mercato le poste di bilancio diminuisce, perchè debitore e creditore coincidono. La terza, logica, è quella di aprire all'azionariato di paesi emergenti. In questo caso le regole di governo di impresa cambiano, ma bisogna prima che cambi la politica perchè succeda. Il Rischio più grave per l'Italia è che le banche abbiano poco accesso al credito, con conseguenze sulle rate dei mutui. Ma da dentro le banche e nei salotti della politica il Rischio non è percepito (se in Italia la gente non riesce a pagare le rate del mutuo la possibilità di proteste non  organizzate aumenta), se nei giorni scorsi la Popolare di Milano riesce a terminare il proprio Consiglio senza modificare il sistema duale di "governance", dove sindacati e forze politiche continuano a dominare.

 
Voci di ribasso dei tassi da parte della BCE, dopo i pessimi dati manifatturieri di ieri, che di fatto portano La Germania sull'orlo della recessione. Mandare a casa centomila impiegati pubblici in Grecia non aumenterà certo la loro propensione al consumo. Bisogna iniziare a mettere in cantiere misure per la crescita, ridando soldi all'università e favorendo prestiti alla piccola impresa, per  riqualificare quella parte dell'impiego pubblico che  inevitabilmente diventerà ridondante. La firma digitale è oramai accettata ovunque come prova di identità, non si capisce perchè i servizi pubblici (ma forse anche il voto) non possano essere digitalizzati.


Indicazioni per il nostro portafoglio intraday.
Buoni i risultati del portafoglio a più alta movimentazione per la prima settimana (+8%), negativo di circa un punto e mezzo il risultato del nostro portafoglio obbligazionario, a causa dell'andamento del Reais, che riteniamo davvero sottovalutato.

Apriamo una posizione in cambi per il portafoglio virtuale in sintentici corto dollaro e lungo dollaro canadese. Partiamo dall'ipotesi che i sottoscrittori possano fare le operazioni di cambio che sono ad esempio disponibili sulla piattaforma di Saxo Bank ad un cliente con un portafoglio molto limitato, ma saremmo grati a quei lettori che ci segnalassero eventuali limitazioni applicabili ai loro intermediari on-line. Riteniamo possibile a breve un rimbalzo dei corsi azionari, forse anche in Italia.
 

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *
 


Commenta (0 commenti)

Devi effettuare l'accesso per vedere i commenti

Altri articoli da questa sezione

16-01-2023
Il rischio vero non è l'inflazione ma la enorme mole del debito pubblico complessivo
11-11-2022
Vestas a più trenta per cento in qualche giorno, obbligazionario a più cinque per cento in una settimana
26-10-2022
Chiudiamo con un giorno di ritardo oggi la nostra promozione per i tre portafogli Italia, Europa e Stati Uniti
26-09-2022
Gli effetti della vittoria delle destre non sono stati traumatici, l'Italia ha bisogno dei miliardi del Pnrr
28-07-2022
Esagerato l'aumento dei tassi ma oramai è nei prezzi