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16-01-2008

Banche, non è ancora finita

Le due banche americane comunicano questa settimana le loro trimestrali; ieri Citi ha annunciato perdite non molto inferiori al 10% dei Mezzi propri, giovedì toccherà a Merrill. Entrambe hanno appena cambiato amministratore delegato; i nuovi venuti, nei limiti del lecito, cercano sempre di addossare la maggior parte di responsabilità possibile alla gestione passata. Ma altre banche non hanno cambiato gran che e a nostro parere stanno peggio: la percentuale di crediti illiquidi di Morgan Stanley rispetto ai Mezzi propri è la più alta del settore. Se la crisi sul mercato dell'interbancario europeo dovesse prolungarsi, c'è inoltre da aspettarsi problemi anche dalle istituzioni di casa nostra. Le banche che si sono concentrate sul credito al consumo prendendo soldi dalle altre banche ed imprestandoli a tassi alti al consumatore sono particolarmente a Rischio: come insegna Northern Rock, nel momento in cui diventa difficile approvvigionarsi sull'interbancario ed il tasso di insolvenza dei debitori aumenta chi non può contare su un'alta percentuale di depositi si trova in grave difficoltà. Rimane quindi a nostro parere necessario continuare ad evitare banche e assicurazioni (che per fortuna il nostro sistema di analisi non prende in considerazione). Come scriviamo da qualche settimana, il resto del mercato presenta invece più di una opportunità.

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