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20-11-2012

Dollaro, di Nuovo Lungo Contro Euro

Come al solito inesistente la reazione al declassamento delle agenzie di Rating che ora arriva per la Francia. La reazione del ministro delle finanze francese, Moscovici è quella oramai classica: si presenta il provvedimento come già ampiamente scontato, in questo caso il ministro fa sapere che si tratta semplicemente di un allineamento con il giudizio di S&P.  In tutti i casi di declassamento recenti, i mercati europei sono saliti invece che scendere nel giorno di declassamento, probabile l'intervento delle banche domestiche a sostegno del debito del paese di turno.
E' evidente che larga parte degli investitori extra euro danno la crisi europea come oramai in via di risoluzione, come d'altra parte torna a sostenere Monti. Diverse le previsioni di un euro a 1,35 contro dollaro per a fine dell'anno soprattutto da parte degli operatori asiatici, HSBC tra tutti.
Il passaggio di stasera sulla Grecia non è irrilevante: oltre ai 31 miliardi cui comunque deve partecipare il FMI per la sua quota, di fatto sconfessando le dichiarazioni della Lagarde se nessuna limitazione verrà messa al allungamento delle scadenze proposto dalla Ue, che vanno a coprire un buco del 2012 bisogna ora finanziare parte delle esigenze del 2013, si parla di quindici miliardi: i modi per reperirli di cui si parla sono o contrari allo statuto della Bce (l'idea di trasferire i profitti che l'istituto ha fatto sul debito greco) o partite di giro(l'altra "soluzione" sarebbe quella di far ricomprare il debito alla Grecia).
La risultante straordinaria forza dell'euro,  dovuta anche all'atteggiamento aggressivo delle banche centrali giapponese e statunitense crea un danno enorme alle economie dei paesi cosiddetti periferici. Ci sembra che riaprire posizioni corte in euro sia contro yen che contro dollaro a questi livelli davvero non sia un grande Rischio.

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