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20-01-2006

La settimana borsistica internazionale al 20 gennaio 2006

Cronache dai mercati finanziari

Il Punto
Settimana dall'andamento irregolare sui principali mercati finanziari internazionali. Hanno pesato, in particolare, l'inizio non proprio sfavillante della stagione degli utili trimestrali negli Usa e la crescente pressione delle quotazioni dell'oro nero. A quest'ultimo riguardo, si sono registrati i timori che eventuali sanzioni dell'Onu contro l'Iran per la sua politica nucleare portino ad un taglio della produzione e, soprattutto, dell'export da parte di Teheran; ci si interroga d'altro canto sulle conseguenze degli attacchi di ribelli in Nigeria contro le installazioni petrolifere, con minacce di ulteriori azioni. A livello valutario, si è osservato un certo apprezzamento del dollaro statunitense. Sempre sostenuti i metalli, fra cui l'oro.

I listini Usa hanno dovuto sopportare l'effetto negativo provocato dalla comunicazione di profitti trimestrali inferiori alle previsioni da parte di colossi dell'hi-tech come Intel, Yahoo! ed Apple. Un parziale apporto distensivo è giunto dal rapporto mensile pubblicato dalla federal Reserve sullo stato di salute dell'economia americana, che non ha presentato particolari novità. La Banca centrale ha dichiarato che le pressioni inflazionistiche sono risultate minori rispetto alla fine del 2004, ha riscontrato un calo nel settore immobiliare e, solo in alcune regioni, in quello occupazionale. Il quadro congiunturale rimane comunque solido, anche se gli economisti prevedono un rallentamento nella seconda metà del corrente anno.
Questo scenario potrebbe portare alla fine dell'ascesa dei tassi d'interesse dopo la riunione del 31 gennaio. Gli ultimi dati ufficiali sui prezzi al consumo sono risultati peraltro confortanti.
Nel Vecchio continente, hanno mostrato una chiara debolezza i valori del comparto tecnologico.
L'indice guida della Borsa nipponica ha riportato una netta minusvalenza. A determinare un vero e proprio crollo, nel corso di due sedute, è stata l'apertura di un procedimento giudiziario a carico della societÃà di "provider" Internet Livedoor, accusata di aver dato corso a manipolazioni dei corsi azionari. Sul finale, i listini si sono relativamente tranquillizzati, anche per una presa di posizione governativa che sottolinea quanto al più presto i buoni fondamentali dell'economia interna dovrebbero tornare ad avere un peso preponderante nelle decisioni d'investimento.

a cura di Corner Banca


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