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29-08-2005

La settimana borsistica internazionale al 26 agosto

Nell’ottava in esame, le iniziative d’acquisto sulle principali piazze finanziarie internazionali sono state condizionate ancora una volta dalle vicende connesse al petrolio, le cui quotazioni hanno raggiunto nuovi massimi ad oltre 68 dollari al barile. Hanno fornito un nuovo impulso rialzista a questo riguardo i timori suscitati dall’uragano Katrina, che potrebbe danneggiare le piattaforme estrattive nel Golfo del Messico. Nonostante poi le scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti siano aumentate più del previsto, quelle di benzina sono dal canto loro diminuite in misura ampiamente superiore alle previsioni, trasmettendo pressione sui prezzi.

La quale ultima ha in qualche modo avuto parte, sul fronte valutario, ad un indebolimento del dollaro americano, che ha risentito anche di fattori a carattere tecnico, del declassamento di Rating sulle obbligazioni emesse da General Motors e Ford, e delle non esaltanti notizie congiunturali Usa. Per quanto concerne l’oro, non si sono apprezzati scostamenti significativi.

Le preoccupazioni che il caro-energia possa avere ripercussioni negative sugli utili aziendali e sulla capacità di spesa dei consumatori ha influito sull’andamento delle Borse europee, confrontate anche con statistiche economiche in parte contraddittorie. In Germania, si è avuto in agosto un leggero peggioramento del clima degli affari, in presenza però di un progresso nel sottoindice delle aspettative. A livello di Eurolandia, va rilevato un incremento dei nuovi ordinativi per il mese di giugno surriscaldato. I consumi, che finora incredibilmente sono riusciti a sostenere l’economia a stelle e strisce, si sono basati in via primaria sul ricorso al credito, cosa che ha fatto sì che le famiglie americane siano ora sommerse dai debiti. Un parziale supporto all’azionario è derivato da un ravvivarsi delle attività di fusione e acquisizione.

L’indice guida della Borsa nipponica ha riportato una plusvalenza, giungendo ai livelli più alti degli ultimi quattro anni. Le richieste hanno avuto come protagonisti in ampia misura gli investitori esteri. Il miglioramento delle prospettive economiche interne si è tradotto in un clima molto buono in sede di contrattazioni, determinando come conseguenza un forte interesse nei riguardi dei valori bancari. Non inferiore è risultata la performance delle azioni del settore siderurgico.
a cura di Corner Banca


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