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03-04-2006

La settimana borsistica internazionale al 31 marzo 2006

Cronache dai mercati finanziari

Il Punto

Le principali piazze finanziarie internazionali hanno evidenziato nell’ottava appena trascorsa la tendenza ad un certo Consolidamento. Tutto sommato, comunque, gli operatori hanno mostrato di assegnare maggiore enfasi alle prospettive di crescita dell’economia e degli utili aziendali rispetto ai timori connessi al trend tuttora ascendente dei saggi d’interesse.

Sul fronte valutario, si sono misurate diverse oscillazioni. Il dollaro Usa, dopo un rally iniziale, ha ceduto parzialmente terreno nei confronti dell’euro, riportando per contro un apprezzamento nei confronti dello yen.

È proseguita la corsa verso l’alto dei metalli. Il prezzo dell’oro è addirittura ritornato su livelli non più visti dall’inizio degli anni ’80. È proseguito anche l’incremento delle quotazioni petrolifere, giustificato dalle rinnovate tensioni in Nigeria e da flessioni su base settimanale nelle scorte di benzina e di prodotti distillati.

Fatto cruciale della settimana è stato il provvedimento della Fed, che ha portato i tassi sui fondi federali al 4.75%, quindicesimo rialzo consecutivo e valore più alto degli ultimi 5 anni. Se questa mossa era ampiamente scontata dal mercato, anche a seguito delle dichiarazioni rilasciate da diversi membri dell’istituto d’emissione qualche tempo addietro, preoccupati più per una possibile accelerazione dell’Inflazione piuttosto che da una frenata congiunturale, molto atteso era il comunicato post riunione. Il testo ha ricalcato, in senso lato, lo stile Greenspan, recitando che ulteriori strette creditizie potrebbero rendersi necessarie per centrare il duplice obiettivo di stabilità dei prezzi e crescita economica. Per la Banca centrale si prospettano dunque mesi di attenta vigilanza. Tutto ciò potrebbe essere valutato in un ulteriore aumento dei tassi di riferimento il prossimo 10 maggio, a cui farebbe seguito un periodo di tregua.
Riguardo ai listini azionari, su entrambe le sponde dell’Atlantico si sono mossi favorevolmente i titoli tecnologici. In merito, ha certamente giovato il fatto che il colosso finlandese Nokia abbia elevato le stime di crescita del mercato dei cellulari relativamente al 2006. Da notare che l’importante indice tedesco sulla fiducia delle imprese ha fatto segnare un progresso maggiore del previsto. L’indice guida della Borsa nipponica ha riportato una netta plusvalenza, superando la barriera dei 17'000 punti per la prima volta dall’agosto del 2000. Al positivo andamento ha principalmente contribuito l’ottimismo per i risultati aziendali dell’esercizio 2005-2006, concluso il 31 marzo. Si sono messe in particolare luce le azioni del comparto elettronico.

info: Cornèr Banca


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