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16-11-2012

Anagrafe Tributaria, Per Cosa Se Non Per la Patrimoniale

La settimana scorsa Monti apre ad una patrimoniale, poi una nota di palazzo Chigi spiega che si è trattato di un malinteso. I dati che i vari intermediari (incluse le poste), in base alla nuova anagrafe tributaria dovranno comunicare includono saldi iniziali e finali e movimentazione. In pratica non esiste più alcun diritto alla riservatezza. Non è spiegato chiaramente ma è evidente che l'anagrafe incrocerà anche i conti scudati; molti piccoli imprenditori che hanno reimpatriato capitali detenuti illecitamente all'estero si mangeranno le mani perchè oltre alle multe che hanno pagato, e continueranno a pagare nei prossimi anni, perdono così ogni riservatezza; patto che invece il fisco aveva stretto con gli ex evasori al momento del reimpatrio. Saranno anzi quelli soggetti a più rischi perchè guadagnando ora meno il loro reddito sarà difficilmente "congruo" con i saldi e i movimenti di quei conti.
Verrà sicuramente spiegato che questa misura è intesa a combattere l'evasione, ma oramai chi evade non fa certo transitare i soldi sul sistema: li mette in casa in un cassetta e alla prima occasione utile se li infila nei pantaloni, con tutti i rischi che comporta, e li trasferisce all'estero.
Molti chiedono se aprendo un conto ufficiale all'estero si possa evitare questo ulteriore sopruso: no non è così perchè per evitare di pagare su propri risparmi detenuti all'estero il proprio coefficente marginale di tassazione, includendoli in dichiarazione, bisogna mettere in atto un complicato schema di doppia contabilità per cui una fiduciaria italiana ribalta i vari flussi sul fisco agendo da sostituto di imposta.
Il risultato del provvedimento è che non si raccoglierà una lira di più dalla vera evasione mentre si inizieranno ad incrociare gli studi di settore con i movimenti bancari, incolpando soprattutto i piccoli imprenditori di evasione sulla base di accertamenti induttivi dove il contribuente non ha difesa; perchè oramai in commissione tributaria si versa una parte del contestato maggiorata di multe che equivale grosso modo al totale del contestato. Se si perde l'ammontare può raddoppiare, se si vince il fisco non restituisce il dovuto. Si metterà così in atto una nuova tassazione patrimoniale, anche se con il marchio della "lotta all'evasione".
Non vi è Italiano che abbia esperienza di impresa che non capirà che questa nuova furbata è la premessa infatti per un' imposizione sui patrimoni, comunque la si chiami. Chi può trasferire la propria attività e la propria famiglia altrove avrà dunque un altro incentivo per farlo, mentre la proporzione di dipendenti pubblici e di disoccupati sul totale della popolazione riceverà un impulso straordinario dalla norma: chi ha un posto fisso non è toccato dal provvedimento mentre il numero di piccole aziende messe volontariamente in liquidazione aumenterà. Chi invece può difenderà il proprio patrimonio (e i propri cari perchè con la inevitabile fuga di dati i rischi di rapimenti aumentano) con l'unica arma possibile: abbandonare il paese.
 

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