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23-07-2007

Banche centrali e sostenibilità

Probabilmente ci siamo; dopo mesi di attesa sembra che si sia entrati in una fase in cui finalmente alcune delle bolle speculative iniziano a scoppiare. Il mercato immobiliare è stato il primo, trascinando verso il fondo alcui Hedge fund che usando il meccanismo della Leva Finanziaria si erano pesantemente indebitati. Ora le borse iniziano a scricchiolare su alcune delle icone che hanno tirato questa folle corsa (Google, l'analogia con Amazon del primo periodo Internet è impressionante) mentre i banchieri centrali si rinchiudono nel loro silenzio ostinato sui cambi, capendo che una rivalutazione dello yen porterebbe (ma succederà con o senza il loro supporto) ad una caduta verticale dei mercati, causata dalla chiusura delle posizioni debitorie. Tutti lo capiscono e a tutti è chiaro che più si aspetta e più la reazione sarà violenta, ma nessuno si vuole prendere la responsabilità finale.
I banchieri centrali, comprendendo che la massa monetaria non può più essere controllata a livello locale perchè appunto gli investitori si indebitano in divise diverse dalla propria, hanno gradualmente spostato la loro attenzione sul tasso di Inflazione: quando questo entra in una zona di guardia alzano i tassi a livello locale. Ma siccome il mercato sftutta proprie le differenze nei tassi nominali per speculare, paradossalmente l'Inflazione tende ad aumentare invece che a diminuire nei paesi in cui i tassi salgono, perchè nuove masse monetarie vengono attratte dall'estero.
Ma allora qual'è la soluzione? L'ideale sarebbe avere una sola banca centrale che fissi i tassi in modo concertato nelle varie regioni del globo, ma, come succede in tema di commercio internazionale, quell'utopistico ente diventerebbe solo teatro di aspre battaglie.
L'unica soluzione pratica è che in tema di politica dei cambi le banche centrali, di concerto con il fondo monetario internazionale, svolgano un ruolo attivo. In tutti questi anni l'interventismo da parte delle banche centrali è stato bandito, perchè le dimensioni del mercato dei cambi sono tali da non consentire alle singole banche centrali di intervenire continuamente a sostegno di questa o quella divisa. Occorre però stabilire dei meccanismi di controllo della Leva Finanziaria da parte degli investitori professionisti di modo che le posizioni speculative in divisa possano essere fortemente limitate. Allora l'intervento delle banche centrali può diventare efficacie.
In tutti questi anni globalizzazione e deregolamentazione sono stati trattati quasi come sinonimi; ma un mondo progressivamente aperto ha invece bisogno di regole comuni, magari poche ma inderogabili.


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