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18-03-2005

Effetti della riduzione dei tassi per i risparmiatori

Dopo l''ultimo taglio della BCE i saggi di interesse hanno raggiunto quota 2%, un valore che non si vedeva dal 1948.

La decisione dell’Istituto centrale di Francoforte avrà degli effetti sulla vita del risparmiatore, ma si tratterà di conseguenze non immediate perché molto dipenderà dal tipo di mutui che si sono sottoscritti.

A godere dei vantaggi saranno quegli italiani che hanno sottoscritto un mutuo o richiesto un prestito alla banca. In arrivo per loro rate più leggere, perché gli interessi da corrispondere diminuiscono.

C’è però chi non ha gioito alla notizia della decisione della Banca centrale europea, sono i cosiddetti ''Bot people'', i risparmiatori che hanno deciso di investire il proprio denaro in titoli di Stato e possiedono molta liquidità sui conti correnti bancari.

Una realtà a due facce, come si può ben vedere, per i risparmiatori italiani.

La discesa dei tassi di interesse è stata lenta e inesorabile. Solo nel dicembre 2001 il tasso della Bce si attestava a quota 3,25 per scendere, l’anno successivo a quota 2,75%. Di conseguenza i tassi d’interesse medi applicati dalle banche alle famiglie scesero dal 5,27% al 4,69%.

Vediamo nel dettaglio quali conseguenze avrà la decisione della Bce nella vita dei risparmiatori.

Prestiti e mutui meno cari
Anche se gradualmente, è previsto per le prossime settimane un adeguamento da parte degli istituti di credito ai saggi fissati da Francoforte. Il maggior beneficio arriverà per chi ha già un mutuo a tasso variabile, la tipologia che reagisce per prima alle variazioni del costo del denaro. Già dalla prossima rata, infatti, i risparmiatori pagheranno di meno.
Andrà bene anche a chi vuole comprare casa e accendere un nuovo mutuo, sia esso a tasso fisso o variabile. L’adeguamento sarà più lento, ma le banche col tempo cominceranno a recepire il taglio dei tassi traducendolo in tassi più bassi applicati alla clientela.
Nulla cambia per chi ha già contratto un mutuo a tasso fisso. A dire il vero si tratta di una parte di sottoscrittori un po’ penalizzata: dovrà infatti continuare a pagare una rata più alta di quelle che offre oggi il mercato, perché ha acceso il mutuo in passato, quando i tassi erano più alti.

Auto, moto, elettrodomestici
I finanziamenti chiesti alle banche per l’acquisto di beni di consumo diventano da oggi più convenienti. Se il denaro è meno costoso, infatti, le banche e le società, che basano i propri tassi su indici dipendenti dal tasso principale della Bce, applicheranno tassi d’interesse più bassi sulle rate da corrispondere.


Conti correnti
Arrivano le dolenti note. Il costo del denaro scende per tutti, e quindi anche per chi tiene i risparmi sul conto corrente bancario. Gli interessi, già di poco superiori allo zero, continueranno a scendere ancora. Una cosa che non dispiacerà alle banche, che pagano meno per i crediti loro fatti dai risparmiatori. Ma il taglio dei tassi si riflette in parte positivamente anche sui correntisti che vanno spesso in rosso. Gli scoperti di conto corrente diventano da oggi meno onerosi.


Titoli di Stato
Quanto ai ‘Bot people’, investitori che, visti i tempi difficili in borsa, hanno messo i propri risparmi nei titoli di Stato, i rendimenti con cui vengono ripagati sono già ai minimi storici.
Non si esclude, in ogni caso, che i rendimenti possano calare ulteriormente.

a cura di Deutsche Bank


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