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10-03-2017

Europa a Due Velocità, i Rischi che Non si Possono Prendere

Le cose pù importanti passano come spesso accade quasi non notate da media sempre più allineati, non esiste più una testata davvero indipendente: per esserlo bisognerebbe non vivere di pubblicità, di finanziamenti all'editoria. La discussione di Versailles di inizio settimana e le prossime di Roma portano a conseguenze per risparmiatori e debitori che non possono essere ignorate. Può essere che il processo non si perfezioni in due monete nei prossimi mesi ma sicuramente la pressione dei paesi forti aumenterà in previsione delle elezioni tedesche di settembre. 
Ieri Draghi ha ribadito che l'euro è irreversible ma questo non vuol dire che non possano esservi due euro, unica soluzione per un debito pubblico oramai incontrollable.
ll sottostante di fondi pensione, polizze assicurative e gestioni separate sono titoli di stato, che in questa prospettiva non possono che indebolirsi moltissimo: i tassi per l'Italia, che si tratti di due euro o di un allargamento degli Spread sul bund non possono che aumentare enormemente da qui alle elezioni tedesche, perchè questa prospettiva sarà sempre più caldeggiata dalla Germania. 
I fondi obbligazionari, che fanno pagare commissioni medie superiori all'uno e mezzo per cento, cancellando qualsiasi potenziale rendimento per il cliente, sono sempre più indirizzati a tipologie"credit Rating" (leggasi debito delle banche) o "high Yield", per giustificare le proprie commissioni: comprare titoli con un buon Rischio emittente e farsi pagare quelle commissioni inizia a diventare difficile anche nei confronti dei risparmatori più sprovveduti.
A nostro parere il Rischio più grande è per i mutuatari: chi ha rate a  tasso variable vedrà rate crescenti, chi ha tasso fisso vedrà con ogni probabilità le banche rinegoziare o recedere dal contratto.

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