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12-12-2012
Fed, Tanta Forma Pochissima Sostanza
| L'unica cosa certa nella conferenza di Bernanke e' che ognuno fa per se': i problemi dell'Europa alla banca centrale americana non interessano davvero (oggi un accorato appelo di Zingales a proposito). La Fed, nel lanciare la quarta operazione di quantitative easing, (l'operazione twist che prevedeva sterilizzazione, si compravano titoli a lungo e vendevano titoli a breve, viene sostituita da una pura operazione di acquisto: la massa monetaria aumenta di circa mezzo miliardo di dollari all'anno) e' tutta concentrata sull'indebolire il dollaro, non certo sul rilanciare l'economia. Gli obiettivi, cui la Fed lega eventuali inversioni di tendenza sono il tasso di disoccupazione,al 6,5%, che la Fed non pensa venga raggiunto neanche nel 2015, si tratta quindi di una promessa ad infiinitum e le aspettative sul tasso di Inflazione: basta che la banca centrale dichiari aspettative superiori al 2,5% per rinnovare a piacimento i programmi. E per evitare di dire di essersi sbagliata se capitasse. Di fronte a questi azzardi l'apertura di Draghi a tassi di deposito negativi impallidisce. Forse viviamo in un villaggio globale, dove pero' ognuno fa per se e l'Europa non ha il coraggio di fare le cose giuste per ricuperare un tasso di cambio che consenta ai paesi periferici di non morire di fame. |