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08-11-2012

Fiscal Cliff, Cosa E' e Perché Peserà sulle Borse

Gli Stati Uniti impongono per costituzione un tetto massimo allo stock di debito accumulato. La cifra limite ora è di circa 16 triliardi di dollari: occorre, per rimanere nei limiti imposti dalla costituzione, trovare seicento miliardi di dollari entro dicembre in una combinazione di minori spese e maggiori entrate su cui le visioni dei Democratici e dei Repubblicani sono diametralmente opposte. L'alternativa è alzare il tetto dello stock di debito, o una tantum oppure come da molte parti proposto vincolandolo ad una percentuale massima rispetto al Pil del paese, invece che a un numero assoluto: il che peraltro imporrebbe automaticamente la sua riduzione nel caso in cui gli Stati Uniti entrino in recessione.
Ieri i Repubblicani hanno detto di essere disposti a trovare un accordo sull'innalzamento del tetto a patto che pero' non vengano alzate le tasse. Questo equivale a dire che il programma di riforma sanitaria proposto da Obama non può essere attuato. Il programma impone l'assicurazione obbligatoria a tutti i cittadini, qualche centinaio di dollari, per finanziare un allargamento dell'assistenza alle popolazioni più bisognose. Il principio è sacrosanto, ma decine di milioni di americani, proprio quelli che ne hanno bisogno non pagheranno questa assicurazione perchè non hanno i soldi per farlo.
Allora la discussione non può essere liquidata facilmente: a differenza di quanto accade in Europa, scandalose ieri sera le espulsioni in Grecia di coloro che dissentivano da questo nuovo piano di austerità che affama i cittadini e non aiuta a rendere sostenibile il debito greco, le posizioni espresse dalle due parti del congresso statuntitense sono genuina espressione di convinzioni opposte sui possibili rimedi.
Poichè i democratici hanno la maggioranza nella "camera bassa" la riforma sanitaria voluta da Obama probabilmente passerà ma se non si alzano le tasse bisogna tagliare da altre parti: il posto più logico è la difesa ma anche qui i Repubblicani saranno difficili da convincere.
L'amministrazione statunitense dovrebbe inoltre dare segni concreti che si lavora a creare nuovi posti di lavoro: nel primo mandato di Obama c'era la promessa di lavorare ad un piano energetico che comprendesse investimenti in energie alternative. Tutto quello che è successo invece è che si è avviata una intensa opera di sfruttamento del territorio per l'estrazione di gas naturale con tecniche che a detta di molti sismologi stanno contribuendo all'aggravarsi delle catastrofi naturali (Matt Damon, uno degli attori "impegnati" di Hollywood sta girando un film sull'argomento). Le stesse tecniche, ironia di una politica sempre meno legata agli ideali, sono scartate dal governo di Hollande in Francia, decisamente affine, almeno in teoria, al sistema di valori dell'amministrazione Obama. Tagli alla difesa potrebbero forse essere barattati con investimenti in nuove industrie, di cui però nel primo mandato di Obama non vi è molta traccia.
La discussione è quindi seria: come tale potrebbe prendere diverse settimane da qui alla fine di dicembre, anche con le migliori intenzioni di entrambe le parti. L'incertezza non piace alle borse.

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