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16-04-2005

I top spenders in pubblicita' web

Ad Maiora ha realizzato la prima ricerca sulla visibilità dei siti web dei principali inserzionisti sui media tradizionali .

Roma - Ad Maiora, la new media agency leader in Europa nei servizi di web marketing, ha realizzato una ricerca sui siti web delle 100 aziende che investono maggiormente in pubblicità sui media tradizionali. L’analisi ha elaborato i valori di ottimizzazione, visibilità e popolarità dei siti web, dalla cui combinazione è emerso il livello di presenza online delle aziende.

Secondo lo studio, almeno due terzi dei siti analizzati è carente nella capacità di essere censita adeguatamente dai motori di ricerca, con il conseguente risultato di non figurare in maniera preminente nei risultati. La ricerca dimostra inoltre come l’ottimizzazione dei siti web incida direttamente sulla loro visibilità e sulla loro popolarità online.

Oltre il 60% dei siti non ha una struttura adeguata per un’appropriata presenza nei motori di ricerca, da cui deriva che solo il 37% dei siti ha più di 500 pagine censite da Google (il 33% ha meno di 100 documenti indicizzati). Interessante è anche l’esame dei link ricevuti da altri siti web: il 48% dei siti analizzati ne riceve meno di 50 (il 12% non ne ottiene alcuno) e solo il 10% ne ottiene più di 500. Esaminando il posizionamento nei risultati di ricerca, risulta come il 38% delle aziende è presente tra i primi 20 siti elencati almeno per una keyword significativa, mentre il 62% non compare affatto nei risultati di testa.

Approntando una metodologia inedita, la ricerca ha poi consolidato i valori di ottimizzazione, visibilità e popolarità, producendo una mappa dei livelli di presenza online delle aziende, da cui risulta che solo il 25% ottiene valori equilibrati tra i parametri considerati. La metà dei siti, invece, riportano un’ottimizzazione inadeguata a cui corrisponde una carenza in termini di visibilità nei risultati di ricerca e di considerazione da parte di altri siti web. L’esame del livello di presenza online raggruppato per settore economico, mostra come le industry meglio posizionate sono quelle dell’ITC e dei Servizi, mentre Abbigliamento, Food e Farmaceutici sono i settori con i siti meno ottimizzati e quindi meno visibili online.

“Crediamo che questa ricerca”, dichiara Mauro Lupi, Presidente di Ad Maiora, “possa essere uno stimolo per le aziende che investono maggiormente in pubblicità tradizionale, i cui siti web non sono sfruttati a dovere nella maggior parte dei casi. Lo studio dimostra in modo inequivocabile la relazione tra l’ottimizzazione del sito con il suo livello di popolarità e visibilità. La diffusione e l’importanza dei motori di ricerca, dovrebbero motivare le aziende che investono in comunicazione a considerare i loro siti web non solo dal punto di vista estetico ma anche come funzione di servizio, per cui ‘farsi trovare’ dovrebbe essere uno degli obiettivi principali di ogni progetto online.”

Le aziende oggetto della ricerca sono quelle identificate da Nielsen Media Research Ad-Ex come i primi top spender pubblicitari italiani nel primo semestre 2004. L’analisi è stata condotta tra dicembre 2004 e febbraio 2005. Il report di ricerca completo può essere consultato sul sito di Ad Maiora (www.admaiora.com).

cortesia www.areapress.it


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