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Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia

Consulenza


10-01-2018
Molto spinti dalla moda titoli come Nvidia (che ha le schede per i "bitcoin miners") conviene concentrarsi, come il trimestre scorso con la grand distribuzione, solo su titoli per cui il consenso è bassissimo
09-01-2018
Produzione industriale a percentuali di crescita quasi doppie quelle previste, anche a causa dell'euro forte, che favorisce la Germania soprattutto nei confronti dell'Italia. Segno che se la politica non ruba l'economia marcia benissimo anche senza un governo
05-01-2018
L'euro a questo livello ha effetti fortemente deflazionistici. Oggi si capisce se è destinato a rimanervi, i cambisti scommettono che l'inflazione salga più in Europa che negli Stati Uniti, noi immagineremmo il contrario perché l'economia americana è vicina alla piena occupazione
04-01-2018
L'accordo con Panasonic e la dismissione del segmento auto diesel punta in questa direzione, mentre Tesla rinvia ancora sulla produzione del modello 3
02-01-2018
Oggi indice manifatturiero a 60,6, rilevazione ampiamente attesa, la scorsa settimana ISM negli Stati Uniti a 67. Gli Americani non commentano gli Europei si esaltano: risultato un euro a livelli asfissianti. Nel tentativo di sopire gli antieuropeismi si continua a proiettare un quadro da cartolina che danneggia tutti tranne i politici.
28-12-2017
Lettura molto più forte del previsto mentre la Bce fa del suo peggio
28-12-2017
Titolo a meno diciotto dall'aumento e mistero su chi copre il buco. Crediamo ora non più possibile l'aumento di Credito Valtellinese e venderemmo su questi rimbalzi Banco-Bpm. Torniamo ad aggiornare i portafogli sabato mattina prossimo in questi giorni sconsiglieremmo acquisti soprattutto in Europa
26-12-2017
E' il processo attraverso il quale nuovi utenti provano a risolvere complicate equazioni che dovrebbero aumentare la sicurezza del circuito, potenzialmente rimunerati con la attribuzione gratuita di Bitcoin. Il processo in cui sono coinvolti decine di migliaia di aspiranti furbi, assorbe oggi l'energia che consuma la Danimarca. Oggi borsa americana aperta, qualche cambiamento ai nostri portafoglii
21-12-2017
Mediaset trova un accordo con Vivendi con cui rinvia la causa a febbraio, vende i contenuti a Telecom e prende i mondiali di calcio. Con la nuova legge elettorale difficile non ipotizzare un accordo PD Berlusconi subito dopo le elezioni
20-12-2017
Con le banche centrali necessariamente meno protagoniste quello che succede nell'economia reale corrisponderà (finalmente) a quello che succede sulle borse. Dove sembra logico concentrarsi, contenendo i rischi e provando a sfruttare ancora qualche opportunità
15-12-2017
Le nuove incertezze sul passaggio della riforma fiscale oramai pilotate a creare un effetto sorpresa positivo per questo scorcio d'anno che rimane
14-12-2017
Nei prossimi mesi da preferire le società industriali come Gilead, che detengono grosse liquidità all'estero, mentre lo stesso non vale per i giganti della tecnologia e dei social network. La Fed ieri ne minimizza i possibili effetti sulla crescita, mentre l'inflazione non arriverà mai. Il probabile passaggio della riforma fiscale pur nella sua forma edulcorata elemento di frattura definitiva con la classe media
13-12-2017
Dopo la "cessione" del pacchetto di Unicredit, contestata dalla BCE lo stesso schema non è disponibile a altre banche come mostra stamane il rinvio di Banco-Bpm, tra le grandi la messa peggio insieme a MPS
13-12-2017
Oggi decisione sui tassi in America, Facebook decide di pagare le tasse nei paesi dove viene erogato il servizio, e i Democratici mettono il primo tassello per riconquistare la maggioranza. Tre cose tutte collegate con la probabilità che passi o meno la riforma fiscale. Ci attendiamo di nuovo un dollaro in indebolimento e una borsa molto selettiva sui titoli: i tempi dei grandi rialzi sono probabilmente finiti
12-12-2017
Secondo quanto riporta confusamente la stampa finanziaria, Unicredit dovrebbe scendere al 20% di partecipazione nei diciassette miliardi di sofferenze
08-12-2017
Dopo l'accordo su Brexit, soprattutto sui titoli che beneficiano di una sterlina forte (al nostro portafoglio mondiale)
05-12-2017
Con il passaggio in Telecom per l'approvazione dell'acquisto dei contenuti Mediaset Premium si pongono le basi per una concentrazione media-contenuti-frequenze da far impallidire quella dei primi governi Berlusconi. Il resto dopo le elezioni
05-12-2017
Sebbene con una borsa americana ancora alle stelle, continua l'uscita da tecnologia e social network a favore dei settori tradizionali. Misto di posizioni lunghe e allo scoperto la più conservativa. Sulle banche italiane, nonostante tutti i silenzi, ci attendiamo un fine anno molto difficile
03-12-2017
Alcuni lo vedono come un modo per combattere Amazon, crediamo semplicemente si tratti di un mercato molto frammentato che vedrà un'ondata di fusioni. Qualche idea nella nostra Newsletter di sabato due dicembre (disponibile a chi sottoscrive il servizio nel corso di questa settimana entrante)
01-12-2017
Come nel caso del Sole 24 Ore, poche informazioni sull'inoptato. Crediamo proprio l'esito di questa operazione sia decisivo per la direzione dell'indice italiano nel corso dei prossimi mesi
30-11-2017
Oggi ultimo giorno per l'aumento di capitale, in cui si potrebbe concentrare larga parte dell'attività. Poi toccherà a Creval. Da queste due operazioni per quanto piccole ragionevolmente dipende la direzione della borsa italiana per parecchio tempo a venire
24-11-2017
Si apre ieri una nuova speculazione da Bar Sport su perché Telecom dovrebbe valere d più se quota la rete. Mentre ieri in un fumoso comunicato Carige informa che cadono le offerte per Creditis, (cinquanta milioni), pari a quanto costerà il collocamento alla banca e a circa metà della capitalizzazione pre aumento. La borsa italiana assomiglia sempre più a un tavolo da gioco, anche gli investitori più legati al mercato domestico dovrebbero iniziare a guardare più lontano
20-11-2017
Calenda all'opera per strappare una mancia a Vivendi mentre "miracolosamente" le tensioni con Mediaset si appianano. Riteniamo probabile un accordo forte, ma dopo le elezioni
16-11-2017
Come i contribuenti pagheranno la liquidazione del c.t. della nazionale di calcio, pagheranno anche i prossimi salvataggi di MPS, Carige e Creval. Mettere in risoluzione questi istituti non avrebbe effetto negativo sull'economia, perché con i loro coefficienti patrimoniali credito ne erogano poco. I titoli non possono scendere ancora molto, si cercherà qualche fondo compiacente per fermare il crollo dei corsi. Qualche titolo da comprare nel comparto industriale del listino ora c'è.
12-11-2017
Non è certo a buon mercato neanche il titolo cinese, ma è quattro volte meno caro di Amazon: che sul mercato cinese, non toccherà mai palla
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